lunedì 30 maggio 2011

"Il Mago Mancino" di Casablanca...


Hicham Arazi classe 1973 marocchino nativo di Casablanca ma chissà perché residente a Montecarlo. Marocchino, ripeto... sarà anche lui nipote di Mubarak per potersi permettere residenza nel principato di Monaco?
Comunque vada amante del mare e già questo va molto bene.Amante anche di due porti importanti,uno forse troppo chic e finto pero'...Scaricatore di porto, pescatore o lupo di mare?
Sicuramente ricco di famiglia questo sii anche perché non potresti arrivare tra i primi 100 del mondo se non hai soldi alle spalle. Del resto lui è stato numero 22 del ranking ATP;
niente male per metterci una firma.
Nasce il 19 ottobre sotto il segno della bilancia, in sanscrito "Tulā", Musulmano che sicuramente non rispetterà fino in fondo il "ramadan" perché la  bellavita gli è sempre piaciuta.
Talento naturale, mancino puro, bello da vedere.
La sua carriera tennistica dura anche troppo calcolando la sua pazza testolina: dal 1993 al 2007; 14 anni ai vertici non sono pochi!
175 cm di altezza e 65 kg di peso; numeri non troppo adatti per il mondo del tennis, ma in fondo lui pur essendo così, qualcosa l'ha dimostrato. Gioca più o meno bene su tutte e quattro le superfici, (pur prediligendo la terra rossa) poi naturalmente, dipende tutto da quello che la testa gli dice.
Vince poco, questo si, ma riesce ad aggiudicarsi il torneo della sua terra natia, Casablanca, in finale con l'argentino Franco Squillari,osceno da vedere,nel 1997.(Io non ci sono ancora riuscito...) Da grande braccio quale ha ,gioca molto bene in doppio; sceglie come suo partner  il connazionale Karim Alami ed insieme, si aggiudicano due titoli in carriera. Uno dei due proprio a Casablanca.
La sua racchetta,sin da bambino, é la Head Prestige. Racchetta non facile.Strumento che può utilizzare solamente chi ha un certo tipo di braccio...ne cambia infiniti modelli inizia con quella rossa(la storica) per passare alla nera;finisce la sua carriera con un bagaglio di centinaia di racchette spaccate...
Dirittoarrotato,per capirci alla Muster, rovescio elegantemente troppo bello ad una mano. Servizio mediocre.
Gioca bene anche al volo, di fino direi. Ha la stop volley facile, la bordata long-line di diritto e rovescio. Ama far correre l'avversario cacciando dal cilindro delle imprendibili smorzate, Tanto da mandare ai pazzi, in un quarto di finale dell' Us Open, persino Monsieur Pete. Negli anni in cui il tennis prende sempre più piede a livello fisico, è l'unico che fa ancora divertire la platea. Le sue partite inoltre sono dei veri e propri Show merito della sua simpatia unica. Peccato che ha sempre giocato  nei campetti secondari mai in un centrale,se non in quel quarto di finale degli US Open. Almeno a Roma ce lo siamo goduti in pochi calcolando che nelle sue partite giocate ai Ground del Foro assolati, eravamo sempre 6 7 spettatori intimi. Rammarico per non poter tornare indietro...
Cordiale,solare ed imprevedibile soprattutto con i bambini( si prestò a 10 scambi sul campetto numero 3 del Foro(prestandomi la sua Prestige),con il sottoscritto,regalandomi una gioia che porterò nel cuore a vita...).
Pazzo a tal punto da giocare il secondo turno del Torneo di Tashkent con i capelli lunghi raccolti e fascia alla Moya,e il giorno dopo, gli ottavi, rasato a zero.
Mulatto o mulattiere? Forse il suo trisavolo era un mulattiere a 250 km da Casablanca,nel Sahara, chi può dirlo...lui ha capito tutto invece, e ha scelto il profumo della costa marocchina, dove il sole cocente, lo ha fatto diventare quasi nero,pur restando sempre un mulatto.
Non può lamentarsi, ha avuto tutto dalla vita, anche se ad un  Karkadé in compagnia di amici ha scelto a quanto pare un Mojito sulle terrazze del Principato.Tornerà quando vuole a fumare il narghilè.Problemi non ne ha, calcolando che ora starà fumando un Cohiba su uno yacht di un milionario e va a finire che quello yacht e' proprio di Mubarak.
Ha guadagnato solo tre milioni e seicentomila dollari in carriera.Li avrà ancora o tra qualche anno lo ritroveremo a condurre i turisti dentro il deserto, con un cammello....nemmeno suo!?


Mattia Ravioli

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